Le poche parole pronunciate, durante il viaggio in auto verso Borgotaro, lasciano trapelare un'apprensione che si era cercato di "insabbiare" negli ultimi giorni. Le imprecazioni per la consueta coda lungo la tangenziale milanese servono a scaricare un po' di questa tensione...
La nebbia si dissolve, quasi a supportare la nostra idea che ci stiamo trasferendo in una zona dove staremo meglio. Appena iniziata l'autostrada che conduce verso le colline e le montagne tra Parma e La Spezia, un tiepido sole ci riscalda fuori e dentro, aiutato dalla morbidezza del paesaggio e dai colori di questo inverno così anomalo.
Prima tappa: l'appuntamento con l'architetto, preso "per il rotto della cuffia", ci permette di definire alcuni dettagli importantissimi, ormai urgenti, e via verso lo studio notarile.
Un'accoglienza assolutamente informale e ci troviamo di fronte a un notaio giovane, dinamico e molto attento a farci comprendere ogni minimo dettaglio di quanto riportato nelle numerose pagine del contratto di compravendita. Il consueto silenzio, prerogativa di un certo timore di poter perdere anche solo qualche passaggio importante della lettura del testo e, alla fine, lo scambio vero e proprio: le chiavi della nostra futura casa sono nelle nostre mani.
Due mazzi disordinati, con chiavi di varie fogge: lunghe, corte, con la "testa" tonda, rettangolare, alcune incappucciate in plastica colorata; una sola è a parte, inanellata in un portachiavi arancione con sopra scritto: Mulino Carpana - Bardi.
E' nostro. E' la nostra vita futura.
Chiara e Stefano

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